Aumenta la tua autorevolezza come medico!
Oggi parliamo dell’autorevolezza per un medico: da una grande conoscenza derivano grandi responsabilità.
« L’insegnante si qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire altri in proposito, mentre è autorevole in quanto, di quel mondo, si assume la responsabilità. Di fronte al fanciullo è una sorta di rappresentante di tutti i cittadini adulti della terra, che indica i particolari dicendo: ecco il nostro mondo. » — Hannah Arendt
Cosa c’entrano gli insegnanti con i medici? La Arendt parla di una responsabilità e un impegno che non appartengono solo agli insegnanti, ma anche ai medici. Anche tu dovresti essere in grado di dimostrare sempre ai tuoi pazienti la conoscenza di un mondo, quello medico, da cui dipende un bene così prezioso come la salute fisica e psichica.
Ma, assumendoti la responsabilità di un bene così prezioso di fronte al fanciullo-paziente, che non sa e non può sapere cosa è meglio per lui, ti esponi anche alle critiche, alle opinioni non supportate dai fatti, ai giudizi negativi.
Cosa significa fare il medico oggi?
Fare il medico è un lavoro sempre più difficile, inutile negarlo. Ormai significa anche avere il pieno controllo della propria immagine non solo offline, ma anche online. Perché anche se non hai un sito internet o non sei presente sui social network, online si parla di te. Eccome!
Vuoi rimanere all’oscuro di quello che i pazienti dicono o permettere la diffusione di notizie false (le famose Fake news)?
Per controllare la tua immagine ed essere il protagonista della tua comunicazione, hai solo due modi:
1. Affidarti a chi conosce alla perfezione le esigenze comunicative dei medici, come noi di Marketing Medico, e creare “a quattro mani” la tua strategia di marketing sanitario.
2. Studiare e creare la tua strategia di marketing sanitario.
Come vedi, in un modo o nell’altro, la strategia di marketing sanitario è una costante!
Ti sarai accorto anche tu che in molti casi i pazienti arrivano nel tuo studio fin troppo sicuri della propria autodiagnosi, vero? Ecco, in questi casi il rischio che la persona non ti ascolti è molto, molto alto.
Perché accade questo? perché in questi casi i tuoi pazienti si sono già costruiti la loro verità. E no, purtroppo questo non è il mio punto di vista!
I dati parlano da soli!
Secondo una ricerca di McCann Health, che ha intervistato oltre duemila dottori, la figura del medico sta subendo un attacco da più fronti, che ne mette in pericolo l’autorevolezza e allontana tanti giovani da questa professione.
Basti pensare che il 64% degli intervistati soffre d’insonnia, il 37% teme azioni legali da parte del paziente o della sua famiglia, il 28% si sente accerchiato dalla burocrazia (e noi italiani ne sappiamo qualcosa!).
Se poi pensano al rapporto con il web, i medici ne riconoscono l’importanza perché sono convinti che renda il paziente più consapevole del proprio stato di salute (il 70% degli intervistati la pensa così), ma sanno bene che questa consapevolezza può sfociare, come dicevamo, in autodiagnosi sbagliate e ipocondria.
Quante volte la tua autorevolezza di medico è stata messa in discussione? Come puoi dimostrare ai tuoi pazienti di essere una figura autorevole, contro la deriva delle opinioni incontrollate?
Lo vedremo insieme in questo articolo, e dopo averlo letto fino in fondo sarai in grado di comunicare ai tuoi lettori informazioni che nessuno metterà più in discussione.
L’autorevolezza in ambito medico che conta davvero.
Prima di tutto, mettiamo in chiaro una cosa: quando parlo di autorevolezza non mi riferisco a quella faticosamente conquistata “sul campo”, con anni di studi, lauree, esperienze a fianco di luminari o viaggi di formazione all’estero.
Questo tipo di autorevolezza medica, che ti porti dietro ogni mattina, ogni volta che indossi il camice bianco e ti metti al lavoro, è una cosa, poi esiste un altro tipo di autorevolezza:
L’autorevolezza comunicativa, quella che percepiscono i tuoi potenziali pazienti quando leggono il tuo nome, quella che ti rimane stampata addosso ogni volta che scrivi qualcosa sul tuo sito internet o sulla tua pagina Facebook.
Nella migliore delle ipotesi, i due tipi di autorevolezza – quella medica e quella comunicativa – dovrebbero andare di pari passo, ma se non lo fanno, ecco che entra in gioco il marketing sanitario, che ti aiuta a farti percepire come autorevole e a farti scegliere dai tuoi pazienti ideali.
Autorevolezza comunicativa come medico: i 5 consigli fondamentali per farti ascoltare!
Vediamo adesso alcuni consigli fondamentali per farti ascoltare quando i tuoi potenziali pazienti sono circondati da centinaia di tuoi colleghi e centri medici che ti fanno concorrenza:
1. I contenuti prima di tutto:
L’autorevolezza del tuo sito internet passa sempre dalla qualità delle informazioni che comunichi ai tuoi lettori. Parlavamo poco fa dell’autorevolezza del medico conquistata nel corso degli anni con la tua esperienza professionale: ogni volta che scrivi qualcosa sul tuo sito internet, pubblichi un post su Facebook, devi far emergere quel tipo di competenza, fornendo informazioni utili, aggiornate, accompagnate da foto o grafici (meglio video) e non dimenticarlo mai: corrette e senza errori grammaticali. Sembra una stupidaggine, ma ti assicuro che non lo è: cerca, per quanto possibile, di pubblicare articoli e post senza errori, perché alla gran parte del tuo pubblico magari non importerà niente, però ci sarà sempre qualcuno che li noterà e penserà, in modo superficiale: “Se questo non sa nemmeno scrivere, devo proprio mettere la mia salute nelle sue mani?”.
L’autorevolezza comunicativa si acquisisce (anche) con la creazione e la pubblicazione di contenuti formativi!
Ricorda sempre questa equazione:
Autore = Autorevole
2. Dai tutte le informazioni subito:
Nella pagina iniziale del tuo sito internet deve essere fin da subito chiaro chi sei, quale beneficio offri ai tuoi pazienti e non dimenticare mai di specificare l’Ordine professionale a cui sei iscritto, gli estremi della tua laurea o delle ulteriori certificazioni accademiche ottenute, e anche l’Università che le ha rilasciate. Specifica inoltre che ogni contenuto viene diffuso secondo le linee guida della legge sulla pubblicità sanitaria e ricordati di inserire anche il numero della Partita IVA.
Anche se molte persone non sanno valorizzare questi dati, saranno per te una sorta di “patente” che certifica al lettore la tua autorevolezza per parlare di quella specifica patologia.
Insomma, fai capire subito al potenziale paziente che arriva per la prima volta sul tuo sito internet che si trova di fronte ad una persona che cura ogni aspetto del proprio lavoro e soprattutto che ha il “titolo” per fare formazione in campo sanitario.
Se hai dei dubbi sulle informazioni necessarie secondo la legge, non rivolgerti mai a un’agenzia di marketing generica, che scopre per la prima volta insieme a te il marketing sanitario, ma contatta chi conosce perfettamente la lingua dei medici, e le sue regole.
3. Cita sempre la fonte:
Occorre che tu scriva esattamente da dove hai preso un dato o un’informazione. Ed è anche fondamentale che tu faccia sempre riferimento al sito internet, al collega, allo studio scientifico che citi.
Anche in questo caso, molti lettori potrebbero trovare superflue queste informazioni o scorrerle con gli occhi velocemente, ma troverai sempre chi apprezza la tua precisione e, in ogni caso, devi essere inappuntabile!
Quello che scrivi deve essere sempre inattaccabile, deve essere sempre a prova di “commentatore seriale” che vuole solo mettere in cattiva luce il tuo lavoro.
4. Hai tutte le pagine necessarie?
In un sito internet ben fatto non devono mai mancare le giuste CTA (Call to Action – Chiamate all’azione), cioè gli elementi fondamentali per invitare i tuoi potenziali pazienti a prendere il telefono per chiamarti, o meglio ancora scriverti, per richiedere maggiori informazioni.
Quando si parla di autorevolezza comunicativa per il medico, devi tenere ben presente la pagina “Chi sono”. La pagina “Chi sono” sarà sempre una delle più visitate del tuo sito internet: ogni lettore vuole, prima di tutto, sapere chi ha “di fronte”, dall’altra parte dello schermo.
Lì devi raccontare la tua storia (meglio ancora con un video di presentazione, dove sei tu a parlare!), per accorciare la distanza tra te e il paziente e per creare empatia; devi pubblicare almeno una tua foto (dove sorridi!) e dovresti anche far parlare i tuoi pazienti soddisfatti. Puoi farlo anche in una pagina a parte, dedicata alle recensioni/testimonianze: ciò che conta è che l’autorevolezza comunicativa si crea quando a parlare non sono solo le lauree e i riconoscimenti, ma anche persone in carne e ossa, che ti apprezzano e sanno quanto vali.
Ricorda sempre:
Non conta quello che tu dici di te stesso, conta quello che gli altri dicono di te!
5. Sii costante:
Un segreto per mostrare la propria autorevolezza comunicativa e quello di essere il più costante possibile nella creazione e condivisione di informazioni di valore. Se sarai costante, presente e aperto al dialogo, riuscirai a costruire un rapporto di fiducia con il tuo pubblico, che vedrà in te un punto di riferimento e si ricorderà dei tuoi consigli quando dovrà scegliere quale medico chiamare. Essere presenti costantemente significa anche prevenire più facilmente le recensioni negative e i pareri dei pazienti insoddisfatti. Con la calma e la forza dei tuoi argomenti potrai smontare ogni critica prima che danneggi la tua professionalità.
Una strategia per il tuo benessere!
Il rapporto medico-paziente è profondamente cambiato in questi anni, ma grazie a una strategia di marketing sanitario gestita da professionisti, che si focalizza sulla qualità dei contenuti, riuscirai a riprendere le redini di un ruolo fondamentale per il benessere di tutti, compreso il tuo.
A differenza dei medici intervistati di cui ho parlato, noi di Marketing Medico ti promettiamo che riuscirai a dormire la notte e a diminuire al minimo le preoccupazioni per azioni legali da parte dei pazienti.
E adesso, se vuoi prendere in mano le redini della tua comunicazione online, ecco il primo passo da fare:
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